un villaggio della fine del iii millennio a.c. sulle rive del tartaro a ponte molino di ostiglia

La mostra è stata inaugurata il 28 luglio 2018 e raccoglie le importanti testimonianze archeologiche provenienti dal sito di Ponte Molino di Ostiglia: uno dei rari siti lombardi conosciuti collocabile alla seconda metà del III millennio, fondamentale per la conoscenza del periodo di transizione tra l’età del Rame e quella del Bronzo.
La sala espositiva permette di fruire di reperti raccolti durante le ricognizioni di superficie e gli scavi di parte del fossato e dei pozzetti eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, Gruppo Archeologico Ostigliese e dal Museo Archeologico di Ostiglia. Dalle prime è stato possibile recuperare frammenti ceramici e soprattutto manufatti eseguiti in selce come cuspidi di freccia a base concava e alette tronche, pugnali a base espansa e falcetti. Dai pozzetti proviene la maggior parte dei reperti ceramici, riconducibili a boccali monoansati, compreso un frammento di boccale o tazza carenata decorata con festoncini di piccole coppelle (pozzo 1), elementi in selce e ossi riferibili a resti di pasti (mammiferi, pesci e rettili) e strumenti, come un punteruolo e denti canini perforati impiegati come monili. É stato inoltre possibile recuperare resti carpologici, prevalentemente carbonizzati, riconducibili a piante alimentari, come cereali (orzo e diverse specie di frumento) e leguminose, ma anche a vegetazione spontanea (piante erbacee come farinello, romice, centinodio, ranuncolo ecc.) e a specie arboreo/arbustive come nocciolo, fico, vite, sambuco e quercia.
Al centro della sala è possibile ammirare due grossi segmenti di palchi di cervo con parte del cranio (ottenuti quindi da attività venatoria e non decidui) e sei distinte diramazioni provenienti dal fondo del fossato, per i quali è ipotizzabile, considerandone la concentrazione ed il pregio in questa epoca, una deposizione a scopi votivi, oppure una pratica mirata a renderne più agevole la lavorazione.

Progetto, direzione scientifica e testi
Cristina Longhi
lames Tirabassi

scavi archeologici e ricerche di superficie
soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Museo Archeologico di Ostiglia
Gruppo Archeologico Ostigliese

Restauri
Annalisa Gasparetto
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese

Progetto grafico e composizione pannelli espositivi
Lorenzo Nasi

Allestimento
lames Tirabassi
Mauro Vincenzi
Matteo Marangoni
Pro Loco di Revere


Catalogo

Curatela
Cristina Longhi
lames Tirabassi

Testi
Ivana Angelini
Gilberto Artioli
Caterina Canovaro
Marialetizia Carra
Cristina Longhi
lames Tirabassi

Progetto grafico e impaginazione
Lorenzo Nasi

Partecipanti agli scavi di Ponte Molino
Giorgio Balasini
Giuseppe Bardini
Giovanni Battaglia
Vittorio Benfatti
Samuele Bernini
Letizia Carra
Elena Ceraico
Marco Corsini
Daniele Mantovani
Domenico Messinò
Paolo Montanari
Federico Novelli
Mauro Pantetti
Alberto Reggiani
Luca Santoro
Riccardino Sentimenti
Roberto Sgarbi
Giampaolo Tegani
Marco Testolin
lames Tirabassi
Debora Trevisan
Mauro Vincenzi
Leonora Zerbini
Alberto Zucchi

Ringraziamenti
I curatori intendono ringraziare l'Amministrazione di Revere, poi divenuta di Borgo Mantovano, per aver sostenuto l'intera iniziativa. L' Amministrazione di Ostiglia, per avere approvato e finanziato sia gli scavi a Ponte Molino, sia le relative datazioni radiocarboniche. I membri del Gruppo Archeologico Ostigliese per l'assiduità nella ricerca sul terreno e per la collaborazione negli scavi. I membri della Pro Loco di Revere che oltre a fornire la consueta collaborazione si sono occupati del trasporto delle vetrine da Reggio Emilia a Revere e della sistemazione di tutti gli impianti luce. La dott.ssa Elisabetta Farioli e il dott. Roberto Macellari, rispettivamente Direttrice e Funzionario Archeologo dei Musei civici di Reggio Emilia, Per aver destinato 44 delle 59 vetrine dell'ex Museo di Preistoria e Protostoria al percorso espositivo del Museo del Po di Revere. Il proprietario del fondo di Ponte Molino, il Sig. Paolo Ferrarini, Per averci concesso l'autorizzazione agli scavi. La dott.ssa Silvia chicchi dei Musei Civici di Reggio Emilia Per averci permesso di fotografare il tronco in rame di Frassinoro. Si ringrazia il dott. Erio Valzolgher per avere fornito la calibrazione della misura

audio guida

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